Nell'ambito di #Light On, il ciclo di incontri con i protagonisti dell'architettura mondiale, al MAXXI di Roma è di scena la progettista giapponese Kazuyo Sejima, maestra della trasparenza e dell'immaterialità.
Kazuyo Sejìma nasce nel 1956 nella prefettura di Ibaraki, in Giappone. A venticinque anni si laurea presso l’Università delle Donne di Tokyo e viene prontamente assunta nello studio di uno dei maggiori architetti contemporanei, Toyo Ito. L’apprendistato dura sei anni e nel 1987 Sejima è pronta per iniziare l’attività autonoma. I suoi progetti ottengono immediatamente importanti riconoscimenti, come accade per il dormitorio femminile di Kumamoto, una reinterpretazione moderna del monastero zen.
Nel 1995 insieme al suo collaboratore Ryue Nishizawa fonda lo studio SANAA, con cui realizza le opere più celebri, nelle quali mette a punto uno stile fatto di trasparenze, variazioni luminose e delicate forme minimali. È dapprima in patria che l’architetto dà vita ad alcuni significativi edifici, come il complesso residenziale di Kitagata o il Museo d’Arte Contemporanea del XXI Secolo di Kanazawa. Il primo è un gruppo di appartamenti a pochi chilometri dalla città giapponese di Gifu e fa parte di un grande piano di edilizia pubblica coordinato dall’architetto Arata Isozaki tra il ’94 e il 2000. Sejima crea un edificio a elle, formato da una moltitudine di appartamenti diversi tra loro: una rivisitazione dell'edilizia modulare alla Le Corbusier, la cui idea cardine è la flessibilità degli ambienti, che possono essere ricombinati facilmente in base alle esigenze dei vari nuclei familiari. Ancora più innovativo è il progetto del museo di Kanazawa, che modifica radicalmente il rapporto tra volumi interni ed esterni e tra spazi pubblici e spazi espositivi: una soluzione che riscuote ampio successo, tanto da essere premiata con il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 2004.
Presto il nome dello studio acquista una notorietà internazionale e ai due soci vengono commissionati lavori in tutto il mondo: da New York, dove realizzano il New Museum of Contemporary Art, icona della nuova vita culturale della Lower Manhattan, a Losanna, in cui inaugurano il Rolex Learning Center dal caratteristico profilo ondulato e forato. Il Rolex Learning Center è un complesso destinato a 900 studenti di 120 nazionalità diverse, progettato come un ambiente unico di 20.000 metri quadrati, privo di pareti divisorie: un'architettura rivoluzionaria concepita per incoraggiare gli scambi culturali e sociali tra gli studenti, che possono muoversi liberamente tra le aree didattiche, gli spazi per la ricerca e le zone ricreative.
Kazuyo Sejima è oggi una delle voci più significative dell’architettura mondiale, come dimostrano i due ambiti traguardi raggiunti nel 2010: il premio Pritzker con lo studio SANAA e la direzione della Biennale di Architettura di Venezia, prima donna a ricevere questo prestigioso incarico.
Per approfondire l'architettura di Kazuyo Sejima guarda il racconto di Pippo Ciorra