«Sono solo un corpo, dal punto di vista naturale, ma, con il permesso di Dio, un Corpo politico fatto per governare». Con queste parole Elisabetta I Tudor, a venticinque anni, diventa la regina d'Inghilterra dopo la morte della sorellastra Maria. L'investitura ufficiale avviene il 15 gennaio 1559: è un sabato pomeriggio, la neve cade dal mattino e una folla di migliaia di londinesi si assiepa all'uscita della Torre di Londra per vedere la giovane sovrana sfilare sul carro reale, una lettiga in verità, tra le strade della città, fino all'abbazia di Westminster, dove verrà incoronata dal vescovo cattolico Owen Oglethorpe. Ma come si è arrivati a questo solenne momento storico? In che modo una donna di venticinque anni si è trovata a guidare un regno?
L'ascesa al trono di Elisabetta I è un processo controverso, che si intreccia con le lotte dinastiche e religiose che scuotono l'Inghilterra del Cinquecento. La precoce morte dell'unico erede maschio di Enrico VIII avvenuta alla metà del secolo, dà infatti origine a una lotta per la successione che vede il trionfo di Maria Tudor, sorellastra di Elisabetta e futura moglie del re spagnolo Filippo II. La nuova regina è sostenuta con forza dalla fazione cattolica e la sua azione politica fin da subito si contraddistingue per la feroce repressione religiosa: durante il suo regno vengono giustiziati centinaia di protestanti e la stessa Elisabetta, vicina ai riformati, viene rinchiusa per due mesi nella Torre di Londra accusata di complotto.
Il governo di Maria Tudor dura solo cinque anni e alla sua morte, nel 1558, sale al potere Elisabetta. Una scelta che non viene condivisa da tutti: i cattolici in particolare vedono nella nuova regina un'usurpatrice e tramano per spodestarla dal trono inglese. La loro principale candidata è Maria Stuart, regina di Scozia e cugina di Elisabetta, considerata la legittima erede della corona: attorno al suo nome si stringono non solo i cattolici d'Oltremanica, ma quelli di tutta Europa, soprattutto il papa e il sovrano spagnolo. Contro la regina inglese vengono ordite numerose congiure, tutte fortunatamente sventate, ed Elisabetta si vede costretta a correre ai ripari: dapprima incarcera Maria Stuart per diversi anni, poi, in seguito al suo presunto coinvolgimento in un tentativo di assassinarla, nel 1587 ne decreta la condanna a morte.
Sono passati quasi trent'anni dalla sua incoronazione ma Elisabetta ancora deve guardarsi dai nemici interni, i cui intrighi contrassegneranno fino alla fine il suo mezzo secolo di regno.