È venuto alla luce il primo bambino con tre genitori diversi: grazie alla fecondazione assistita è venuto alla luce un neonato il cui patrimonio genetico è frutto dell'incrocio tra il DNA della madre, quello del padre e quello di una donatrice. La notizia, pubblicata dal settimanale “New Scientist”, segna un nuovo traguardo raggiunto dalla scienza moderna: grazie a questo tipo di fecondazione sarà infatti possibile evitare alcune malattie ereditarie, come la sindrome di Leigh, una rara malattia degenerativa di cui è portatrice la madre del bambino e a causa della quale la coppia aveva già perso due figli.
L'innovativa tecnica di inseminazione permette di intervenire sul codice genetico della cellula uovo, quella che fornisce alla cellula fecondata, cioè lo zigote, il cosiddetto DNA mitocondriale, responsabile della trasmissione delle patologie ereditarie, sostituendo i mitocondri difettosi ocn quelli di una donatrice sana. In questo modo si potranno prevenire gravi disturbi neurologici o gastrointestinali, così come malattie quali sordità, cecità e diabete.
La fecondazione, ottenuta da un team statunitense, è avvenuta in Messico, dove non vigono restrizioni riguardo questo tipo di procedura, che nel mondo occidentale è consentita soltanto nel Regno Unito.
Per conoscere meglio il funzionamento del codice genetico e le ricerche sul genoma umano guarda gli interventi del premio Nobel James Dewey Watson, uno degli scopritori della struttura del DNA.