Graffitismo
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Graffitismo
Achille Bonito Oliva ci mostra uno spaccato dell'arte più viva degli anni Ottanta, quella dei graffitisti americani e della Transavanguardia europea. Una pittura che rimette al centro il piacere della rappresentazione e della narrazione, che recupera la manualità e la fantasia dell'artista; soprattutto un'arte, come quella di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, che non passa solo dai musei e le gallerie, ma nasce sulle strade e si nutre delle esperienze e delle contraddizioni della società contemporanea.
ELENCO CONTENUTI
1. INTRODUZIONE
LA TRANSAVANGUARDIA ITALIANA
2. Il mondo postmoderno
3. Chia e il rapporto col passato
4. La riaffermazione della pittura
5. Cucchi e il colore visionario
6. Identità ed eredità culturale
7. Clemente e la vocazione del nomade
8. Memoria e invenzione
9. De Maria e Paladino: l?evocazione poetica
10. Spiritualità e mito
LA NUOVA ARTE TEDESCA
11. Baselitz e il grottesco selvaggio
12. Interiorità e turbamento
13. A. R. Penck e il segno primitivo
14. La liberazione dallo spazio
15. Immendorff e la memoria romantica
16. La necessità della narrazione
17. Kiefer e il dialogo con la storia
18. Il mito della terra
LA NUOVA FIGURAZIONE AMERICANA
19. Schnabel: un artista multiforme
20. L'idea teatrale delle immagini
21. Luci e ombre di New York
22. Haring e l?arte universale del graffito
23. La leggerezza della trasgressione
24. Basquiat e la cultura popolare
25. Street art e pittura ufficiale
26. Conclusione