Dacia Maraini nasce a Fiesole il 13 novembre del 1936. Completa gli studi a Roma dove all’età di 21 anni fonda, insieme ad altri giovani, la rivista letteraria “Tempo di letteratura” e comincia a collaborare con riviste quali “Paragone”, “Nuovi Argomenti” e “Il Mondo”. Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, “La vacanza”, a cui seguono “L’età del malessere” (1963), vincitore del premio Formentor per opere inedite, una collezione di racconti, e altri romanzi, di cui due sono diventati film. Nel 1967 inizia a occuparsi di teatro collaborando con diversi gruppi sperimentali romani, partecipa alla fondazione della Compagnia del Porcospino, e nel 1973, della compagnia de La Maddalena, la prima compagnia teatrale italiana interamente femminile. Ha scritto più di trenta opere teatrali, molte delle quali sono state rappresentate in Europa e in America. Nel 1985 ha vinto il premio Fregene per “Isolina”, e nel 1990 il premio Campiello, per il suo romanzo storico “La lunga vita di Marianna Ucrìa”. Tra i suoi successi vi sono anche “Bagheria” (1993), “Voci” (1994), “Il gioco dell’universo” (2007), “Il treno dell’ultima notte” (2008), e i più recenti “L'amore rubato” (2012) e “La bambina e il sognatore” (2015). Nel 2012 è stata insignita del premio Fondazione Campiello alla carriera.