Gianni Vattimo è nato nel 1936, a Torino, dove ha studiato e si è laureato in Filosofia. Allievo di Luigi Pareyson e di Hans-Georg Gadamer, dal 1964 insegna all'Università di Torino, nella quale è stato Presi deella Facoltà di Lettere e Filosofia. È stato “visiting professor” in alcune università americane (Yale, Los Angeles, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze in varie università di tutto il mondo. È membro dei comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere; è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Ha ricevuto lauree honoris causa da numerose università del mondo. Nel 1997 è stato eletto Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana. Attualmente è vicepresidente dell’Academía da Latinidade. Tra i suoi libri: Il concetto di fare in Aristotele (1961), Essere, storia e linguaggio in Heidegger (1963), Il soggetto e la maschera (1974), Il pensiero debole (1983), La fine della modernità (1985), Filosofia al presente (1990), Credere di credere (1996), Il futuro della religione (2005), Non essere Dio. Un'autobiografia a quattro mani (con Piergiorgio Paterlini, 2006), Addio alla Verità (2009), Introduzione all'estetica (2010), Della realtà (2012).