Giuseppina Magnaldi ha dedicato diversi anni allo studio della tradizione manoscritta riflettendo sulle particolari correzioni praticate dai copisti di Cicerone e di Galeno, al fine di individuare la recta lectio e sostituirla alla falsa per restituire integrità al testo. Dal 1995 ad oggi ha alternato vari incarichi presso l'Università degli studi di Torino. Prima ricercatrice in Lingua e Letteratura latina, poi professore ordinario in Filologia classica fino all'attuale presidenza del Corso di laurea triennale in Lettere del Dipartimento di Studi umanistici. È membro della Consulta di Filologia classica, della Consulta Universitaria di Studi latini (CUSL), dell’Associazione italiana di cultura classica (AICC) e della Société internationale des Amis de Cicéron (SIAC). Nel dicembre 2001 ha ricevuto il premio della cultura patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “per la pregevole attività svolta nel settore della Saggistica”. Dal 2012 è "correspondant" della Revue d'Histoire des Texts"; dal 2014 dirige le collane “Minima Philologica” e “Millennium” delle Edizioni dell’Orso; e dal 2015 è membro del Comitato scientifico della rivista “Lexis”. Tra i suoi scritti più importanti: il saggio di carattere metodologico La forza dei segni. Parole-spia nella tradizione manoscritta dei prosatori latini (2000), l’edizione critica delle quattordici Filippiche di Cicerone (2008).