Stefano Rodotà nasce a Cosenza nel 1933 e consegue la laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1955. Nel 1992 assume la vicepresidenza della Camera dei Deputati. Dal 1993 al 2005 è membro del Gruppo europeo per l’etica delle scienze e delle nuove tecnologie. Dal 1997 al 2005 è presidente dell'organo collegiale del Garante per la protezione dei dati personali. È stato uno degli autori della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, approvata al Consiglio d'Europa di Nizza nel 2000. Nel 2005 riceve la laurea honoris causa dell’Università Michel de Montaigne, Bordeaux. Nel 2006 insegna alla Faculté de Droit, Paris 1, Panthéon-Sorbonne. È stato professore ordinario di Diritto civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma, dove gli è stato conferito il titolo di professore emerito. È stato presidente del consiglio d'amministrazione dell'International University College of Turin e fa parte del comitato dei garanti di Biennale Democrazia e del Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino. È stato candidato nell’aprile 2013 alla presidenza della Repubblica italiana. Scrive su Repubblica. Tra i suoi libri più recenti: Intervista su privacy e libertà (2005); Elogio del moralismo (2011); Il diritto di avere diritti (2012); Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli (2014) e Solidarietà. Un'utopia necessaria (2014). Stefano Rodotà muore il 23 giugno 2017, all'età di 84 anni.