Umberto Eco è nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Laureato in filosofia nel 1954 a Torino, ha lavorato dal 1954 al 1958 alla RAI, poi sino al 1975 alla casa editrice Bompiani. Nel 1975 è Ordinario di Semiotica all’Università di Bologna, poi professore emerito; dal 1999 è presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna. Visiting professor in varie università straniere come Columbia University, Cambridge University, Oxford University, College de France e Harvard University, ha ricevuto trentotto lauree ad honorem. Tra le opere saggistiche: “Opera aperta” (1962), “Apocalittici e integrati” (1964), “La struttura assente” (1968), “Trattato di semiotica generale” (1975), “Lector in Fabula” (1979), “Semiotica e filosofia del linguaggio” (1984), “I limiti dell'interpretazione” (1990), “La ricerca della lingua perfetta” (1993), “Sei passeggiate nei boschi narrativi” (1994), “Kant e l’ornitorinco” (1997), “Sulla letteratura” (2002), “Dire quasi la stessa cosa” (2003), “A passo di gambero” (2006), “Dall’albero al Labirinto” (2007), “Storia delle terre e dei luoghi leggendari” (2013). Tra le opere letterarie: “Diario Minimo” (1963), “Il nome della rosa” (1980), “Il pendolo di Foucault” (1988), “Il secondo Diario Minimo” (1991), “L'isola del giorno prima” (1994), “Baudolino” (2000), “La misteriosa fiamma della regina Loana” (2004), “Il cimitero di Praga” (2010), “Numero zero” (2015). È stato tra le firme più prestigiose del settimanale “L’Espresso” fin dagli esordi della rivista. Nel 2015 ha fondato la casa editrice La nave di Teseo. Umberto Eco muore a Milano nel febbraio del 2016.