Vittorino Andreoli, nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e chirurgia all'Università di Padova con una tesi di Patologia generale. Continua la ricerca sperimentale all'Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, dedicandosi interamente all'encefalo. Lavora in Inghilterra, al Department of Biochemistry di Cambridge, poi negli Stati Uniti, alla Cornell Medical College di New York e alla Harvard University. Al suo rientro in Italia si dedica alla psichiatria, consegue la libera docenza in Farmacologia e tossicologia e nel 1972 diventa primario di Psichiatria. È co-fondatore e primo segretario della Società Italiana di Psichiatria Biologica. Presiede per anni la Session on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association. Fondatore e co-direttore dei Quaderni Italiani di Psichiatria per vent'anni. Dal 1998 al 2001 insegna Psicologia generale e Psicologia della crescita presso l'Università del Molise. Tra le sue pubblicazioni recenti: I miei matti (2004); L’uomo folle (2007); L’uomo di vetro: la forza della fragilità (2008); Le nostre paure (2010); Dialogo tra uno psichiatra e il suo paziente (2011); Nessuno (2012); La quarta sorella (2013); Il corpo segreto (2014).